1.Chi sei, da dove vieni e che musica proponi.
Mi chiamo Mattia Cingano aka Furious Goat, abito a Vicenza e suono uno strumento molto particolare: il Chapman Stick. Nonostante sia uno strumento utilizzato principalmente nel progressive, la musica che propongo la definirei rock, con molteplici sfumature e rimandi ad altri generi e ad altri periodi. Sicuramente il sound richiama gli anni ’80 sia per l’uso del synth collegato allo stick sia per quanto riguarda le sonorità della batteria. Ci sono poi anche degli intermezzi che rimandano al reggae e al funk, insomma non mi sono posto paletti in fase compositiva.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di te?
Nel panorama italiano è abbastanza difficile proporre musica ed avere un certo riscontro al di fuori del filone mainstream, sia esso pop, indie o alternative… Io semplicemente credo in ciò che ho fatto, sarà poi chi ascolta il disco o assiste al live a giudicare la mia musica.
3.Se tu fossi una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al tuo sound?
È abbastanza complicata la questione da questo punto di vista, perché ogni brano ha una propria storia ed un proprio sviluppo; ci sono voluti quasi due anni per comporre il disco. In base ai periodi e agli umori che attraversavo cambiavano sia l’approccio alla composizione sia gli ascolti e le fonti di ispirazione. Comunque da Tony Levin e King Crimson (visto lo strumento che suona) ai Massive Attack, da Corea ai Blasted Mechanism; per un pezzo mi sono anche ispirato a Lovecraft…
4.Il brano del tuo repertorio che preferisci e perché questa scelta.
Il mio brano preferito è Lift Off, perché mi è venuto d’istinto, l’ho scritto di botto… insomma funziona: www.youtube.com/watch?v=LSiipNdu9-o.
5.Il disco che ti ha cambiato la vita.
Best Of The Beast degli Iron Maiden. L’ho comprato a quattordici anni e mi si è aperto un mondo davanti.
6.Il tuo live più bello e quello invece peggio organizzato.
Il mio live top per divertimento, compagnia e gente raccattata tra le spine della birra postconcerto, è stata la prima edizione del Sun Valley nel lontano 2001: molta birra in corpo e poco sale in zucca…
Il ricordo peggiore è il piatto di pasta con mele bollite che un organizzatore ha tentato di propinarmi per cena ad un live in Germania; mi si rivolta lo stomaco ancora oggi solo a pensarci.
7.Il locale di musica dal vivo secondo te ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove hai suonato o ascoltato concerti di altri.
C’è un locale, l’E20, in provincia di Vicenza, che in questi ultimi anni proposto dei bellissimi concerti, nomi internazionali e artisti nostrani di talento; è un circolo, tutti i ragazzi che lo seguono sono volontari, ci mettono l’anima. Purtroppo questo a volte non basta e vuoi per il bigottismo dei vicini, vuoi che il comune non li vede di buon occhio, fatto sta che l’apertura del locale è in forse per la prossima stagione.
Di locali sopravvalutati direi che non ne conosco, al massimo ammetto che quelli che propongono solo tribute o cover band mi fanno tristezza.
8.Le tre migliori band emergenti della tua regione.
Sinatras: www.sinatras-band.com/music/
Un Giorno di Ordinaria Follia: www.ungiornodiordinariafollia.com/profile/
Mad Fellaz: www.madfellaz.com/.
9.Come seguirti, contattarti, scambiare pareri con te.
Mi trovate a questi link, sempre disponibile: www.facebook.com/TheFuriousGoat
soundcloud.com/the-furious-goat
10.La decima domanda, che mancava: “Fatti una domanda e datti una risposta”.
D: Progetti futuri?
R: Per l’autunno spero di cominciare a portare dal vivo con una certa costanza il disco e per l’anno venturo vorrei presentare un mini con dei pezzi nuovi.
DORIANA TOZZI