1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo i GTO, veniamo da San Leo Bastia in provincia di Perugia e suoniamo folk’n’roll, un mix di rock’n’roll e tradizione italiana. Agli strumenti elettrici mescoliamo anche suoni più elettroacustici come la fisarmonica e la mandola. Poi tanta energia.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
No, siamo noi ad aver bisogno della musica.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Johnny Burnette Trio, Los Lobos, Fabrizio De Andrè.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
La Sposa, perché fonde ritmo e ironia. Potete ascoltarla qui: https://www.youtube.com/watch?v=a7v_I_t2pgE
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Never Mind the Bollocks dei Sex Pistols.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Il nostro live più bello è stato sicuramente quando abbiamo vinto Arezzo Wave. C’era una atmosfera incredibile. Forse l’unica volta che ci siamo sentiti delle vere rock star.
Quello peggio organizzato invece sicuramente è stato in una specie di bar-pub. Una volta arrivati abbiamo chiesto del titolare ma non c’era, per cui abbiamo parlato con quello che sembrava essere un cameriere. Questo ci dice: “Togliete qualche tavolo e sistematevi dove vi pare”. Un po’ stupiti gli chiediamo: “Ma come? Non c’è un palco?” e lui, un po’ irritato, ci fa capire che non c’è alcun palco e che se volevamo suonare dovevamo spostare qualche tavolo e sistemarci così. Non era il caso di tornare a casa dato che avevamo fatto chilometri per quella data, perciò seguiamo il suo consiglio, spostiamo qualche tavolo e ci sistemiamo proprio vicino al bancone del bar, che sembrava il posto più strategico. Del titolare per tutta la serata neanche l’ombra, praticamente comandava questo cameriere. Il locale all’inizio era vuoto ma come d’incanto, appena cominciamo a suonare, pian piano si riempie e diventa una bolgia incredibile. C’è chi balla, chi si dimena sopra i tavoli, chi si bacia e chi beve senza ritegno. Il cameriere ci passa continuamente davanti coi vassoi pieni di bicchieri di birra finché ad un certo punto non ce la fa più e, durante un assolo di chitarra, chiama il nostro cantante, Stefano, e gli dice: “Mica potresti passare queste birre a quel tavolo?”. Così il nostro cantante prende il vassoio e lo serve al tavolo, quelli del tavolo gli offrono una birra e lui brinda con loro mentre Romano, il chitarrista, tira alla lunga col suo assolo. Poi Stefano ritorna a cantare come se niente fosse. No, non siamo delle rock star. Decisamente. Ma è stato indimenticabile.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Il Freetime Revolution di Sansecondo (PG) è un bellissimo locale dove si fa musica. Alla seconda domanda invece non sappiamo sinceramente rispondere.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
I primi non sono emergenti ma sono i mitici Fast Animals And Slow Kids (Perugia); poi sicuramente vogliamo citare anche Jolebalalla (Città di Castello- PG) e Ladrones (Città di Castello – PG).
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Questo è il nostro sito: www. gtoclub.it
Il profilo FB è gto club e la pagina FB invece è gto band.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Perché il vostro ultimo album (nonché il sesto della vostra carriera) si chiama Super?
R: Perché “Super” è la parola che usiamo di più quando andiamo in giro a suonare. Sì, perché il nostro vecchio Fiat Ducato Panorama dell’87 va a benzina. “Super”. “Ma non va a gasolio?” “No, va a super” “Non ho mai visto un furgone così che va a super” “E ora lo vedi. Eccolo. Va a super. Il pieno, grazie. Di super”.
Siccome il vecchio Fiat Ducato Panorama dell’87 fa otto km con un litro, è chiaro che questo dialogo viene ripetuto diverse volte se andiamo al nord o nel profondo sud o addirittura da qualche parte in Europa. Quindi siamo sempre a ripetere la parola magica: “Super”.
Una volta ci siamo dimenticati di dirla al benzinaio e lui ci ha messo dentro il gasolio. Abbiamo fatto un chilometro e il vecchio Fiat Ducato Panorama dell’87 si è fermato. Non c’era verso di farglielo digerire. Il gasolio voglio dire. E così siamo arrivati al concerto con mezzi di fortuna mentre il povero Fiat Ducato Panorama dell’87 subiva una robusta lavanda gastrica.
“Perché non comprate un furgone diesel o uno a metano?” ci chiedono sempre quelli che trovano la soluzione per tutte le cose e che fanno sempre i conti in tasca agli altri. Perché una band di rock’n’roll non può andare né a gasolio né tantomeno a metano. Una band di rock’n’roll va a benzina. Super.
DORIANA TOZZI