1.Chi sei, da dove vieni e che musica proponi.
Mi chiamo Johnny Casini (nonno inglese, madre delle Mauritius e padre italiano), nasco a Correggio (RE) 26 anni fa. Faccio pop-rock/indie rock/folk.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di te?
Io non so se il panorama italiano abbia bisogno di me. Sono certo però di una cosa: la musica e l’arte in generale per me non hanno confini. Il mio intento è di trasmettere le sensazioni e le emozioni senza barriere culturali o sociali.
3.Se tu fossi una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al tuo sound?
Se io fossi una meta da raggiungere con un “navigatore musicale”, dovreste impostare come “località musicale” il genere di cui io sono fan: il britpop (e in generale l’indie anglosassone) dalle origini ad oggi. Partireste dai Beatles passando per tutti i decenni successivi fino ad arrivare a band più moderne come Arctic Monkeys o Kasabian. Bisogna comunque non dimenticare di passare anche per le vie del southern rock e del folk americano, ricordando di fare un saluto anche dal cantautorato Italiano.
4.Il brano del tuo repertorio che preferisci e perché questa scelta.
Non ho una preferenza specifica. Sono tutti brani nati in momenti particolari del mio vissuto per cui a turno ogni canzone diventa la mia preferita. Oggi il brano che è sulle mie corde è il singolo Dark Sunglasses, che è anche in video-rotation sul vostro sito. Qui la traccia su Spotify: https://open.spotify.com/track/52Z6AleItWuF1K9rlUZsPz E qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=HV_XCgRZ224.
5.Il disco che ti ha cambiato la vita.
Premetto che sono tanti gli album che mi hanno influenzato. Uno dei tanti dischi che mi ha colpito particolarmente è Definitely Maybe degli Oasis.
6.Il tuo live più bello e quello invece peggio organizzato.
Il mio live più bello senza dubbio è stato quello che mi ha permesso di conoscere il mio manager, Claude Ismael (Youssou N’Dour, Kool & the Gang, Rita Marley, Barry White, Frank Zappa, The Cure…), che mi ha poi introdotto a Phil Manzanera (Roxy Music, David Gilmour, David Byrne, Brian Eno, Pink Floyd, Annie Lennox…). Il locale si chiama I vizi del pellicano e si trova a Correggio. In quell’occasione ero particolarmente motivato per diversi fattori personali e in quel momento sono riuscito ad esprimere attraverso la musica il meglio di me.
Il live peggio organizzato, del quale non voglio nominare il luogo, è stato quello in cui, nel bel mezzo di un brano, gli organizzatori hanno fatto saltare l’impianto elettrico. Potete immaginare il mio imbarazzo e di conseguenza l’incazzatura.
7.Il locale di musica dal vivo secondo te ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove hai suonato o ascoltato concerti di altri.
Non posso giudicare i locali migliori o peggiori ma credo che qualsiasi locale che faccia suonare o esibire o permettere di esprimere la propria vena artistica sia tra i migliori.
8.Le tre migliori band emergenti della tua regione.
Ultimamente ho riascoltato queste tre band, che non sono propriamente “emergenti” ma vorrei segnalarle comunque:
Altre di B: genere indie, alternativo, punk: https://open.spotify.com/artist/7gHvb6j40CCF43HVJH19Ub;
Julie’s Haircut: genere sperimentale, rock, psichedelico: https://open.spotify.com/artist/2RRkSj0NQhBvHSUSzwG2uM;
Gazebo Penguins: genere punk, hardcore, emo: https://open.spotify.com/artist/7w6Xdr6KK4A4g9OySnUOUN.
9.Come seguirti, contattarti, scambiare pareri con te.
I link per seguirmi o ascoltarmi sono:
Sito web: https://johnnycasini.com
Facebook: https://www.facebook.com/johnnycasini/
Instagram: https://www.instagram.com/johnnycasini/
Twitter: https://twitter.com/JohnnyCasini
Youtube: https://www.youtube.com/watch?v=HV_XCgRZ224
Port Louis (ascolto): https://levelmusic.lnk.to/OQvpyC
10.La decima domanda, che mancava: “Fatti una domanda e datti una risposta”.
D: Quale domanda vorresti farti in questo momento?
R: Di domande ne avrei tante da fare. Ho tanti dubbi e perplessità. Solo attraverso la musica riesco a focalizzarle al meglio. Grazie all’arte in generale e alla sua condivisione sociale e quindi all’empatia che ti dona la stessa arte, ogni tanto qualche risposta la ottengo.
DORIANA TOZZI