1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo i LABE (acronimo di Like A Big Explosion, “come una grande esplosione”) e veniamo da Ferrara/Taglio di Po’. Precisamente Filippo Guidoboni (voce e bassista) e Alessio Merighi (cori e chitarra) provengono da Santa Maria Maddalena e Occhiobello mentre Paride Toniolo (batteria e percussioni) proviene da Taglio di Po’.
Siamo una band alternative rock blues, cioè proponiamo una musica carica di vibrazioni rock con venature provenienti da band di oggi e del passato.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Non sappiamo se il panorama musicale italiano ha bisogno di noi ma noi siamo qua perché abbiamo qualcosa da dire. La nostra musica non dipende da tendenze del “momento” ma dal nostro cuore. Abbiamo insieme un qualcosa da sprigionare e cercheremo di esprimerlo al massimo con tutti i mezzi necessari.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Sicuramente bisognerebbe partire dagli anni ’70 con i Led Zeppelin e i Deep Purple, passando per T-Rex e gli AC/DC. Invece artisti di oggi che ci stanno influenzando sono ad esempio i The Black Keys, Kings of Leon, Audioslave, Ben Harper e Lenny Kravitz.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Tutti i brani del nostro repertorio ci legano in qualche modo, ma uno in particolare più di tutti: Just Say Amen, perché è un brano (il testo è stato scritto da Filippo) davvero emozionante. Dato che al mondo ci sono poche persone su cui poter contare, questo brano è il nostro ringraziamento nei confronti delle nostre famiglie. È a loro che pensiamo quando suoniamo. La famiglia ci sarà sempre, ti forgia, ti fa crescere e crede in te. Ognuno di noi è quello che è grazie alle nostre famiglie.
C’è poi anche un altro brano a cui siamo molto legati: Lost Man, il nostro primo singolo. Il lavoro in studio, le nottate a definire i dettagli con il nostro produttore, le emozioni legate alla prima uscita… insomma, musicalmente parlando questo brano rappresenta un po’ il nostro “diventare grandi”! (Qui il video di Lost Man: https://www.youtube.com/watch?v=F7Vxlb0olTY).
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Alessio: High Voltage degli AC/DC, per il sound grintoso e ad effetto, e Sex Machine di James Brown, ascoltato per la prima volta a quattro anni.
Filippo: Per me non c’è un album vero e proprio. Sono cresciuto ascoltando un po’ di tutto: da Bruce Springsteen fino ad artisti attuali. La mia fortuna è stata mia sorella Marta, che nonostante i sei anni di differenza è riuscita a farmi scoprire non solo il mondo indie ma anche tutto quello che c’è di nuovo in giro.
Paride: Io condivido con Alessio la scelta dell’album Sex Machine ma anche tutti gli album dei Led Zeppelin.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Tra i palchi che abbiamo calcato sino ad oggi è impossibile non citare quello del Rock Circus di Ferrara: una manifestazione estiva e un palco grande in una bella serata d’estate. Lì abbiamo aperto il concerto a un gruppo dove suonano alcuni mentori/insegnanti di musica di Alessio e Filippo.
Per ora non ci sono stati live negativi.
In generale diciamo che i live più belli sono quelli dove c’è un viaggio. Ad esempio quello per andare al Rock’n’Roll Pub di Rho: due ore e mezza di macchina in cui ci si racconta di tutto e che permette di fare crescere anche come band, perché si impara a conoscersi meglio.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Di locali e manifestazioni sottovalutati ce ne sono tanti: dal Porretta Soul Festival (bellissima manifestazione soul in Italia che va avanti da quasi trent’anni con artisti provenienti da tutto il mondo e di cui, secondo noi, non si parla abbastanza) e il Ferrara Sound City (ex Reload Festival).
Un locale, invece, che non conoscono in tanti ma che si sta facendo decisamente sentire è l’Incognito di Cerea: musica originale e di qualità in un paese a venti minuti da Verona (città che, invece, ultimamente scarseggia in fatto di buoni locali).
In generale qualsiasi band che vuole esprimere la propria musica in Italia fa fatica a proporsi dal momento che in questo frangente di anni i locali prediligono dj, cover e tribute band dando poco spazio (o niente) alla musica inedita.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Per noi è difficile citarne soltanto tre ma tra le nostre band preferite ci sono sicuramente i The Bluesmen (gruppo blues dove tra l’altro suonano ex insegnanti di Alessio e Filippo e da trent’anni portano avanti una bellissima realtà musicale che è la Scuola di Musica Amf di Ferrara), i Free Jam (progetto di Iarin Munari, batterista di Vecchioni, Stadio e altri artisti internazionali e presidente della scuola di musica Making Music School di Occhiobello), i Voodoo Highway (band rock à la Deep Purple sempre di Ferrara che hanno fatto una bella differenza) e i nostri amici The Dice (ragazzi che hanno cominciato giovanissimi suonando rock n roll e li abbiamo visti crescere diventando una delle band più interessanti della nostra regione).
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
I nostri link per seguirci sono questi: Facebook (https://www.facebook.com/labeband/), Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCaSoZy6ygKXHTur9XnnqCWQ), Twitter (https://twitter.com/labe_official), Instagram (https://www.instagram.com/labeband) e il nostro sito ufficiale (www.labeband.eu).
Ci potete anche trovare su tutte le piattaforme digitali come iTunes, Deezer, Spotify e Amazon Mp3.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: La musica vi ha cambiato la vita?
R: Tutti e tre rispondiamo di sì, in quanto nella nostra vita la musica ci ha reso più sicuri di noi stessi. Senza di lei saremmo persi. Grazie alla musica ci siamo voluti mettere in gioco, non solo a livello strumentale, ma anche nella vita e nella lotta di tutti i giorni. Per noi la musica è ossigeno, non possiamo farne a meno. Infatti come cita Friedrich Nietzsche: “La vita senza musica, sarebbe un errore”.
DORIANA TOZZI