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Thumbnail: uno sguardo sui Masstang

THUMBNAIL1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.

Ciao noi siamo Masstang, nello specifico Marica Bacciardi (voce), Dante Saudelli (chitarra e voce), Ugo Pellicano (basso), Samuele Bozzi (synth, programmazione). Veniamo dalla provincia di Pesaro e Urbino e proponiamo musica elettro-alternative, suonata con macchine e con strumenti reali, cantata in italiano e in inglese. Il 15 novembre è uscito il nostro primo disco, Visioni, prodotto da Bonnot (Assalti Frontali) e distribuito da Goodfellas.

2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?

Anche se il mondo continuerà a girare con o senza di noi,  in Italia c’è bisogno come il pane di noi e di tante altre band come noi che cercano di dare un’alternativa, di proporre progetti che non per forza abbiano come presupposti barba lunga, capelli col ciuffo e la solita faccia triste… C’è bisogno di progetti in grado di guardare a quello che succede nel resto del mondo oltre a cercare di dare un’identità propria. Ma soprattutto servono gruppi che sanno cosa significa “fare la gavetta”,  pratica sconosciuta a molti “artisti” di oggi che, passando per le scorciatoie della visibilità televisiva, pensano che si possa ottenere tutto senza sacrifici; questi ultimi mi sembrano invece solo carne da macello… Quindi sì, c’è bisogno di noi!

3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?

Bellissima domanda! Ma è molto complicato rispondere perché ognuno di noi ha un percorso diverso dagli altri… Cercherò di far confluire tutto. Partiamo dai primi anni ‘90, dai Nirvana, Alice in Chains, Soundgarden… il grunge! Poi risaliamo verso i Korn, Limp Bizkit, Deftones, Cypress Hill e svoltiamo verso tutta la scena trip hop, con i Massive Attack come gruppo di riferimento. E poi sono arrivati i Prodigy, l’anello di congiunzione tra rock hard core ed elettronica. Anche tutta la scena hip hop e RnB dei primi 2000 (quella più cazzuta) ci ha dato molti spunti. E un altro nome che vorrei citare sono i Depeche Mode. Nel frattempo alcuni di noi avevano già imboccato il bivio che porta verso la Ultra Records, la Hospital e la Ram Records. Proprio in terra britannica siamo arrivati a scoprire nuovi produttori come Chase ‘n StatusNero,  o gruppi come Rudimental che per noi sono punti di riferimento.

4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta. masstang1

La scelta è ricaduta su Armonix. È stato uno degli ultimi pezzi che abbiamo scritto, ed è uscito quasi di getto. Sicuramente è il brano che sta dando una svolta anche alla composizione dei nuovi provini. Si percepiscono le nostre origini rock, unite ad un gran lavoro di produzione elettronica e ricerca di un sound e melodie dal sapore più internazionale, con la sfida (per niente semplice) di usare l’italiano.

Qui il link per la visione del video ufficiale: https://youtu.be/TTfHN1Ax1Uw

5.Il disco che vi ha cambiato la vita.

Nevermind dei Nirvana: semplicità, genialità e talento allo stato puro. Riesce a trasmettere tutto il sentimento, la rabbia, la follia di quello che personalmente ritengo sia stato l’ultimo grande movimento musicale.

6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.

Sicuramente il live più bello è quello che deve ancora arrivare, ma ai primi posti metterei il concerto fatto al Pacì Paciana di Bergamo, perché è stato il primo davanti a tanta tanta gente, con un impianto mostruoso e tutta la gente che ballava… Che gusto!

Il live più bruttino, ma a modo suo divertente, è stato quando il proprietario di un piccolo locale della nostra zona ci ha voluto far suonare a tutti i costi. Noi, tra mille dubbi, abbiamo accettato, perché il tipo era veramente gasato e non vedeva l’ora. Fatto sta che durante il live c’era solo uno spettatore, lui! Più due ragazzi che giocavano al videopocker,  molto infastiditi dal volume della musica. Mentre suonavamo ci guardavamo tra noi sorridendo, ma abbiamo fatto tutta la scaletta prevista. Non ci crederete ma ci siamo divertiti un bel po’. Poi alla fine, al momento di saldare i conti, abbiamo convenuto per un pagamento “omeopatico” e “green”, se così si può dire, e il nostro sorriso è aumentato ancor di più. Ahahah! ancora se ci penso mi vien da ridere… uno spettatore!

7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.

Non mi va di parlare di locali sopravvalutati perché la cosa sarebbe troppo soggettiva, ma posso dirvi che ci sono molte realtà autogestite da collettivi di ragazzi che resistono e andrebbero premiate per il tipo di programmazione coraggiosa che propongono. Mi riferisco a posti come il TPO di Bologna, il Pacì Paciana di Bergamo, il Forte Prenestino di Roma, il Rivolta di Marghera, l’Askatasuna di Torino e così via. I centri sociali sono luoghi dove si può sempre ascoltare ottima musica ad un prezzo onesto. Inoltre al giorno d’oggi tutti i locali che propongono musica dal vivo dovrebbero essere incoraggiati perché non è per niente semplice sopravvivere, soprattutto quando si cerca di proporre novità.

masstang28.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.

Montezuma (new wave post apocaliptic) – https://www.facebook.com/montezumalive/?fref=ts

By Polar (electro pop) – https://www.facebook.com/bypolarmusicpage/?fref=ts

Palmer Generator (HC) – https://www.facebook.com/palmergenerators/?fref=ts

9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.

Oltre al nostro sito ufficiale siamo presenti in diversi canali online:

Sito ufficiale: www.masstang.com

FB: www.facebook.com/masstang.band

YT: www.youtube.com/channel/UCQb2IQxbjkG6hzHsiJY28dg

Soundcloud: https://soundcloud.com/masstang

10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.

D: Quanto è difficile riuscire ad emergere,  soprattutto se si viene dalla “provincia”?

R: Se dentro non si ha veramente il fuoco, se non si è convinti al 100%, se non si ha niente da dire, allora è impossibile. Ma per chi come noi si è sempre battuto per un sogno, prendendo porte chiuse in faccia e sconfitte come combustibile per alimentare quel fuoco che brucia dentro, per chi non si arrende mai, per chi macina chilometri per andare a suonare in qualsiasi posto che dia la possibilità di farlo, per chi punta tutto sfidando il banco… allora forse c’è una piccola possibilità. E credo che questo pensiero possa essere condiviso dalle migliaia di ragazzi che si fanno il culo per questa grande cosa chiamata Musica. Ciao e a presto.

DORIANA TOZZI

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