1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Un fiorino! Ah, non è la gag di un film di Troisi!? Siamo NiggaRadio, veniamo da Catania e suoniamo un blend di folk-blues-techno’n’roll… e altre musiche primitive per domani. Giusto come dice il titolo del nostro nuovo disco.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
In effetti ci siamo domandati spesso come avesse fatto il “panorama musicale italiano” a stare in piedi senza di noi sino ad adesso. Perché? Perché non c’era niente o molto poco di simile.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Scendete a sud, sempre di più e incontrate il cajun del sud degli States, il blues rurale, lì trovate Skip James e Robert Johnson; girate a sinistra e arrivate in Sicilia e sentite tutte le voci popolari a partire da Rosa Balistreri, ancora più a sud e il Maghreb vi rivelerà molto di noi. Poi i Chemical Brothers, la jungle, il rock… vi siete persi?!? Be’ anche noi… non male, no?!
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
State chiedendo una cosa tipo “qual è il vostro figlio più bello?”. Ci piacerebbe rispondervi “quello che non abbiamo ancora fatto”, ma vi diremo il nostro nuovo singolo U balcuni i l’incantu. Perché? Perché parla dell’amore in senso ampio e questo mondo, in questo momento, ha bisogno di tutto l’amore possibile.
https://soundcloud.com/niggaradio/4-niggaradio-u-balcuni-i-lincantu
https://www.youtube.com/atch?v=Xnm4-0c16HE
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Speriamo sia ‘Na storia di NiggaRadio che ha fatto iniziare il nostro progetto.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Mah, live belli ne abbiam fatti molti. Giusto per non far torto a nessuno diciamo il concertone del 1° Maggio a Roma nel 2015 per il boato della gente che fa tremare il palco quando ti saluta.
Il peggiore invece è stato in un posto che chiaramente non diremo qual è, dove abbiamo trovato… il nulla: niente impianto, backline, niente. Solo la gente che era già lì ad aspettarci.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Zò a Catania, bello accogliente grande con due sale. Fa tanto lavoro ma meriterebbe di più.
Per la seconda, perché parlarne? Tanto loro lo sanno.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Ci vengono in mente Da Black Jezus, i Pupi di Surfaro e ce ne sarebbero ancora tanti… finiremmo per far torto a qualcuno.
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Siamo molto “social” quindi il sito è www.niggaradio.com, su facebook ci trovate come NIGGA RADIO e su twitter: twitter.com/niggaradio.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Di cosa dovrebbe parlare un musicista nelle proprie canzoni?
R: Un musicista, a nostro avviso, dovrebbe parlare di quel che il mondo mostra e noi questo facciamo. Ascoltiamo quel che sentiamo nell’aria, dalla terra, dalla gente… sì, proprio da voi, e proviamo a riproporlo in salsa NiggaRadio.
DORIANA TOZZI