1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo i Reveers, quattro ragazzi con una grande passione per la musica, della quale vogliamo proporre una personale idea. Siamo attivi nel panorama musicale udinese e il genere che suoniamo si può definire post rock.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Nel 2018 penso sia un po’ ristretto pensare al panorama italiano o al panorama inglese o australiano. Oggi grazie ad internet, un disco, un film o un libro può essere fruito facilmente da chiunque in tutto il mondo. Inoltre non è facile presentarsi come eredi di una tradizione italiana così importante come quella di Tenco, Ciampi o De Andrè; infatti chiunque ci stia provando ultimamente fallisce miseramente.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Gli artisti a cui facciamo riferimento sono veramente molti e dei più disparati ma se dovessimo fare una mappa in cui ogni anno equivale a un chilometro, il viaggio partirebbe dai Beatles, proseguirebbe fino ai Pink Floyd passando anche per i Genesis e accelererebbe fino a incontrare Radiohead e Coldplay facendo anche una visita ai Floating Points.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Fortune Teller, il primo brano in cui ci siamo sentiti veramente un gruppo e non solo un insieme di persone. Il brano lo si può trovare al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=aYq5i2O_77c&t=941s. O su Spotify qui: https://open.spotify.com/track/5k47oZaf9tJq4EkJljt1DV.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Ogni disco ci ha cambiato, ma se devo dirne uno in particolare direi In Rainbows dei Radiohead.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Il live migliore, sia dal punto di vista musicale che da quello organizzativo, è stato il Toks Day svoltosi a Marano. È stato un concerto organizzato in modo impeccabile con tanto di diretta satellitare, oltretutto persistito nonostante il maltempo con strumenti di fortuna, ma tanto divertimento.
Il peggior concerto è stato nella zona codroipese in cui l’espressione “quattro gatti” non è stata un modo dire ma un vero e proprio dato di fatto.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
In base ai luoghi in cui abbiamo suonato possiamo affermare di non aver trovato alcun locale sopravvalutato. Al contrario direi che in realtà qualsiasi locale che propone musica originale sia sottovalutato, o meglio sarebbe sottovalutato se ci fosse un reale interesse delle persone verso la musica proposta e quindi una preferenza verso una determinata offerta musicale. Più che sottovalutare, quindi, la gente tende a trascurare. È altresì giusto specificare anche che spesso le proposte musicali sono poco interessanti.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Gli Stringe, che propongono neo psichedelia con tratti progressive e lievemente funk.
I Blue Alpaca, che fanno pop elettronico.
Gli Afar Combo, che come noi fanno parte della Toks, e che propongono un acid jazz dal sapore desertico: https://open.spotify.com/album/6C9upjUGYm7nEX2mazbt9W.
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Trovate la pagina facebook sulla quale saremo lieti di rispondervi: https://www.facebook.com/Reveers/
Di seguito trovate anche le pagine Toks e Music Force che si occupano della nostra produzione e distribuzione:
https://www.facebook.com/toksbeapartofit/
https://www.facebook.com/musicforce.it/.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Vedendovi fra 10 anni quale sarebbe il più bel traguardo che vorreste raggiungere?
R: Riuscire a fare di questa passione un lavoro e poter portare veramente alle persone quella malinconica gioia che noi proviamo mentre suoniamo e creiamo. Credo sia il sogno di ogni musicista che tale si possa definire.
DORIANA TOZZI