1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Ciao a tutti per prima cosa! Siamo Cerchio, Moreia, Seba e Aba e messi insieme formiamo i Ribelli Al Bar, punk hc band da Padova.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Cerchio: Mia nonna diceva sempre che non esiste nessuno di indispensabile in qualsiasi ambito, quindi non smentiremo di certo noi dicendo che i RaB servivano al panorama italiano, ma di sicuro nell’ambito del nostro genere non potevamo starcene in disparte: la passione per la musica è troppa e pensiamo di poter essere d’aiuto alla scena punk hardcore (che ha tirato la carretta della scena underground fino a qualche anno fa), cercando di rinnovarla, per quanto possibile, con il nostro stile, che riteniamo essere per certi versi e in certi punti diverso dalle classiche sonorità punk rock italiane, specie nella struttura dei brani, a cui gli appassionati sono abituati…
Un altro motivo per cui dovevamo esserci è che i gruppi sono sempre gli stessi da anni! e forse anche per questo l’attenzione sul punk o anche sullo ska è calata, se mangi spaghetti al ragù ogni giorno è facile che ti stanchi!
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Ok ragazzi, si parte! Prima tappa i Good Riddance e Propaghandi, continuando in qualche passaggio con i Wakerthans e i Rage Against The Machine (specie nei pezzi più recenti, tipo Oro Nero) e concludiamo il viaggio con i Rise Against. Ora mescolate il tutto molto bene e aggiungeteci il timbro italiano del cantato su tematiche quotidiane e sociali e, perché no, qualche sfumatura rock… et voilà, avrete il sound dei Ribelli Al Bar!
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Diciamo che siamo orgogliosi di tutti i nostri brani, ma due (scusateci, ma uno ci limita un po’) in particolare rispecchiano l’idea di musica verso cui vogliamo andare, e cioè Giù All’Inferno e Oro Nero, che potete ascoltare qui:
Giù All’Inferno: http://www.rockit.it/ribellialbar/canzone/giu-allinferno/201423
Oro Nero: http://www.rockit.it/ribellialbar/canzone/oro-nero/201429
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Cerchio: Nevermind dei Nirvana
Moreia: Fallow dei Wakerthans
Seba: …And Out Comes The Wolves dei Rancid
Aba: Have A Ball dei Me First And The Gimme Gimmes
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Be’, diciamo che nella nostra storia recente ricordiamo con orgoglio il release party del nostro ep Demo2014: abbiamo organizzato il concerto tutto da soli, in una bellissima location, uno skate park al chiuso che un tempo era un club da 400 persone, ed eravamo preoccupati che fosse troppo grande e rimanesse mezzo vuoto, invece la risposta di Padova è stata fantastica, c’era il pienone, il pogo, fantastico!
Per quanto riguarda il peggio organizzato, diciamo il concerto d’esordio dei Ribelli Al Bar, in un piccolo locale sotterraneo, senza finestre, che il gestore aveva ripulito (se così si può dire) mezz’ora prima del nostro arrivo, con litri di candeggina… immaginate la puzza, insopportabile! Inoltre Cerchio proprio quella sera si era preso l’influenza intestinale, ma non potevamo annullare lo show perché c’era un sacco di gente! Così lo abbiamo imbottito di plasil e imodium, gli abbiamo messo un sacchetto di plastica attorno l’asta del microfono (per le… emergenze) e via, the show must go on! Poi non abbiamo provato per tre settimane… dice che si era disidratato…
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Be’, ultimamente ha preso vita una bella scena hardcore nel veneziano, sembrano i bei vecchi tempi e questo fa ben sperare per il futuro del movimento. Il punto di riferimento è il Trivelin, dove ogni settimana fanno concerti hardcore da paura! Ecco, se iniziassero a dare spazio anche a qualche band di genere affine diventerebbe un must!
Per quanto riguarda quello sopravvalutato, diciamo che non ce n’è uno in particolare, ma direi alcuni centri sociali e circoli ARCI che sono diventati vere e proprie attività di business e non di spazi sociali per esprimere e dare spazio alle arti musicali come erano fino a qualche anno fa e come dovrebbero essere nel loro intento. Resistono ed esistono delle piccole realtà come il Luca’s Bar o il Punky Reggae Pub in Veneto, che ancora credono nella musica intesa come espressione e non come ricavo economico, e nonostante questo lavorano e funzionano perché indipendentemente dal genere che fai quello che conta è la musica, le canzoni, non la moda del momento, per cui se una band sa suonare e propone brani belli da ascoltare e si pone nel giusto modo, i concerti saranno sempre un successo finché ci sarà gente che non si accontenta di quello che TV e radio vogliono far passare ad ogni costo!
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Le elenchiamo non in ordine di preferenza: i Tempesta, Il Buio e i Green Moon Sparks e fanno sempre parte della grande famiglia di sottogeneri di rock e punk, qualcuno direbbe post questo o post quello, ma a noi piacciono e basta, quindi se siete curiosi…
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Il sistema più diretto è certamente il profilo facebook Ribelli Al Bar, che seguiamo quotidianamente, oppure sul nostro canale YouTube.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Cosa dobbiamo aspettarci dai Ribelli Al Bar?
R: Be’, diciamo così: ora siamo concentrati nel portare in giro il disco, suonando nei live e promuovendolo, e siamo felici di vedere che i ragazzi hanno ancora voglia di vedere musica dal vivo e fare casino, e ci metteremo anima e corpo per farlo al meglio; quindi se volete essere in un bel caro e sano pogo e divertirvi venite a vederci!
E ascoltate il disco Giochi Di Potere, vi piacerà!
DORIANA TOZZI