1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Ci chiamiamo Sgt. Calaca. Siamo quattro tizi sparpagliati tra Pontremoli e Cremona con sede di bevute a Parma. La spina dorsale del nostro sound è sicuramente la ricerca continua del ritmo, del groove. A partire da questa base spaziamo tra chitarre in levare, pezzi più rock’n’roll, sonorità dub, influenze disco. Diciamo che non ci siamo mai posti limiti, il tutto viene fuori dal mix delle nostre teste bacate. L’attitudine resta quella degli inizi, di quando avevamo il fegato in ordine e suonavamo punk.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
No, come del resto non ha bisogno di tanta altra merda che sentiamo ogni giorno. Diciamo che i 5 minuti di notorietà non si negano a nessuno, perché dovreste negarli a noi?
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Partiamo con i Clash, svoltiamo a sinistra con i Blondie, proseguiamo verso gli Specials, poi ci schiantiamo.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Non possiamo definirlo brano preferito, ma siamo orgogliosi del nostro primo singolo e del nostro primo video Gascoigne: https://www.youtube.com/watch?v=3Bf95WDh_pM.
Gascoigne è un ricordo indelebile nella mente di tutti noi. Più per gli sketch fuori dal campo, in realtà, che per i prodigi con pallone. Anche se era un giocatore di una classe sopraffina. Proprio questa è la cosa affascinante, un bad boy con un talento incredibile. E non vogliamo sentir dire la parola “sprecato”. Crediamo che Gazza si sia divertito molto più di tanti altri nella sua vita.
Gascoigne è un inno all’essere diversi, personali, a non farsi ingabbiare in formalismi e rigidi schemi che la società ci impone. Perché bisogna fare i bravi ragazzi?
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Hit Mania Dance ‘99.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Non c’è un live definibile come “più bello”: l’unica certezza è che quasi tutti sono male organizzati, principalmente per colpa nostra. I concerti più belli sono quelli dove la gente balla, beve, fossero anche solo 10 persone.
Forse il live peggiore è stato in un centro sociale, in cui prima di suonare, in una stanza di 2 metri per 2 abbiamo dovuto ripulire il “palco” dai cocci di bottiglia della sera prima.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Sicuramente un locale poco valutato è il Theremin, ex Baraonda, vicino a Massa, locale storico in cui abbiamo suonato qualche volta. Stessa storia per un locale storico di Parma, L’Onirica, che purtroppo ha chiuso i battenti.
Difficile parlare di locali sopravvalutati, contando quanti pochi locali in giro propongono musica live, anche una bettola qualsiasi è ben accetta.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Difficile… Sicuramente vogliamo segnalare i Rumba de Bodas, che abbiamo visto svariate volte e sono davvero una forza; Gli amici della Iena, che abbiamo conosciuto perché fanno parte del rooster della nostra etichetta, La Clinica Dischi. Tra le band della nostra città Parma, gli amici della Las Karne Murta con cui abbiamo condiviso il palco svariate volte.
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
https://www.facebook.com/Sgt.Calaca/
https://soundcloud.com/sergeantcalaca.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Cosa vi piace del fare musica?
R: Aspetto positivo: Siamo amici e facciamo musica insieme, ci divertiamo come pazzi, suoniamo in giro e proponiamo la nostra musica ad altre persone e spesso abbiamo un contatto e un ritorno positivo di quello che facciamo. Not bad, no?
Aspetto negativo: sono le 3 di notte, il locale è ancora pieno, tu hai finito di suonare da un paio d’ore e non hai voglia di ridurti in coma etilico anche perché hai la macchina. Sai che dovrai aspettare che tutti escano per smontare il palco, caricare tutto in macchina e riscaricare tutto in sala prove.
DORIANA TOZZI