1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo i Solenoidi, una band nata e cresciuta a Roma, e dal 2009 proponiamo un hard rock ispirato ai classici degli anni ’70, ma con testi in italiano e contaminazioni provenienti dalle ritmiche del funk più duro e dall’alternative rock più fuori di testa.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Decisamente. Fino ad oggi nel panorama musicale italiano mancava una proposta come la nostra, in grado di unire testi poetici e un sound molto elettrico, piuttosto “ortodosso” e molto rock. Siamo molto orgogliosi del risultato finale che siamo riusciti ad ottenere: è il frutto di un’evoluzione musicale che ha considerato attentamente anche la musica che abbiamo intorno: gruppi più celebri e band emergenti.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Andremmo verso gli anni ’70 passando per gli anni ’00. Per dirla coi nomi: Deep Purple, MK III, Jimi Hendrix, Robin Trower, Led Zeppelin, Gov’t Mule, Jack White, Audioslave, Queens Of The Stone Age, Bud Spencer Blues Explosion.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Sublunaria è il nostro pezzo più riuscito sotto vari aspetti: musicale, esecutivo, testuale e per gli arrangiamenti. Potete ascoltarla qui: https://soundcloud.com/solenoidi/sublunaria.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Tre dischi: Made In Japan dei Deep Purple; Killing In The Name dei Rage Against The Machine ed Exile On The Main St. dei Rolling Stones.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Il nostro live più bello è stato probabilmente quello al Piper durante la manifestazione Piper in Rock. Suonare su un palco così non è un’esperienza che capita tutti i giorni e successivamente il nostro pubblico ha cantato per settimane i nostri pezzi. Ma soprattutto l’organizzazione ci ha fatti sentire delle vere rockstar, (come forse ricorda ancora il nostro ex-batterista Eugenio, che è salito sul palco dopo essersi sbafato alle spalle del Piper una decina di Kinder Cereali!).
Il peggio organizzato è stato invece allo Stil Novo, sempre a Roma. Palco minuscolo, ma soprattutto dopo due pezzi il tecnico si è avvicinato al batterista e gli ha chiesto di “suonare piano”, perché quelli del piano di sopra si sarebbero potuti lamentare!
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Un locale sottovalutato è l’Orion di Ciampino: nonostante vi suonino band importantissime di fama europea, è ancora troppo poco noto; bello anche il Dimmidisì a San Lorenzo, a Roma: molto ben fatto e ottimo come acustica.
Di sopravvalutati non ce ne viene in mente nessuno.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Bud Spencer Blues Explosion, Muro Del Canto, Malego.
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Abbiamo un sito internet: http://www.solenoidi.it; su facebook siamo questi: https://www.facebook.com/solenoidi; il nostro account soundcloud: https://soundcloud.com/solenoidi/ e infine il nostro myspace: https://myspace.com/solenoidi.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Perché avete intitolato il vostro album Gravitazioni?
R: Perché ci ispiriamo continuamente all’immaginario della fisica, della tecnologia, della cosmologia, e i nove pezzi che compongono la nostra “opera prima” ci sono sembrati una costellazione di nove pianeti galleggianti nella musica.
DORIANA TOZZI