1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Terzacorsia, siamo pescaresi di adozione, poiché veniamo più o meno tutti da paesi limitrofi e proponiamo musica semplicemente nostra. Indie rock.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Il panorama musicale ha bisogno di gente creativa, oggi merce molto rara. I format televisivi (rifacendomi ad una dichiarazione di David Gilmour) servono solo ad accentuare la mancanza di talento che c’è oggi in giro… e la mancanza di creatività. Noi la creatività l’abbiamo, il talento lo lasciamo giudicare agli altri.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Ci rifacciamo a vari gruppi musicali e anche a cantanti singoli. Ascoltiamo parecchia musica. Pink Floyd, Radiohead, David Bowie, ma anche Lucio Battisti e Lucio Dalla. Ecco, questi i nomi a cui spesso facciamo riferimento per le nostre musiche, adeguandoci, ovviamente, agli standard attuali.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
Solitamente l’ultimo brano composto è sempre quello che preferiamo. C’è uno strumentale sull’opera rock che abbiamo musicato (Dorian), che non è male, ma anche Tempesta, brano singolo uscito nel Maggio 2015 e poi a sua volta usato per l’opera rock non è male: https://www.youtube.com/watch?v=IaxEG86xuik.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Parlo per me che sono il cantante, ma penso anche per la maggior parte della mia band: The Dark Side Of The Moon dei Pink Floyd. Quel sound spaziale che mancava prima dell’allora 1973.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Uno dei live più belli che ricordiamo è quello a Neuveville in Svizzera. Un entusiasmo ed una partecipazione unici. Un pubblico calorosissimo ed una accoglienza che difficilmente ricordavamo prima di allora. Ma anche quando abbiamo suonato per la rassegna La Canzone del Sole, davanti a Mogol che, con attenzione, ascoltava i nostri brani, è stato un momento davvero emozionante.
Il musical Dorian è una storia a sé. Un live emozionante: abbiamo suonato a cinque metri d’altezza con le coreografie della New Step, curate da Americo Di Francesco, che fluttuavano sotto di noi. Duemila presenze a rappresentazione. Un mondo, quello del musical, a cui ormai siamo abbastanza avvezzi. Ne abbiamo realizzati tre finora. Due con la New Step ed uno con la Dance Academy di Sant’Egidio alla Vibrata (TE).
Quello peggio organizzato fu un live a Bologna di qualche anno fa. Peggio organizzato perché arrivammo a destinazione e trovammo chiuso. Chiamammo il titolare e ci diede la giustificazione più in uso in questi casi: lutto in famiglia.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Ogni locale che fa musica dal vivo ha un suo perché. E vanno apprezzati assolutamente per questo. Eliminando le arene, i palatenda e le piazze che abbiamo fatto in tutti questi anni, noi siamo sentimentalmente legati a due locali che hanno molto creduto in noi: lo Stammtisch di Chieti Scalo ed il Murphy’s di Silvi Marina (TE). Poi c’è il Barthender di Pesaro, ma anche il Canterville a Potenza, il Barrett di Lesina e Stazione Birra di Roma… Sono titolari che riescono sempre a mettersi nei panni dei musicisti e non è cosa da poco.
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Band emergenti qui dalle nostre parti scarseggiano. Sicuramente una band degna di nota sono i Matinee e non perché all’interno vi militano il nostro chitarrista e il nostro batterista, ma semplicemente perché è una di quelle band che ha avuto coraggio nel proporre la propria musica, soprattutto all’estero. Una scelta coraggiosa e che sta loro dando ragione. Per il resto… boh…
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Siamo presenti su Facebook come Terzacorsia e lo stesso su Twitter, basta cliccare il nostro nome.
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Perché avete scelto di fare musica?
R: Perché è il mestiere più bello del mondo, perché la musica unisce, perché è lo strumento comunicativo più antico della storia dell’umanità; e poi perché ti dà il potere di esprimere al massimo i tuoi sentimenti, sia quelli positivi che quelli negativi, e anche la possibilità di lasciare qualche messaggio al mondo, sperando che qualcuno, anche quando non saremo più su questa terra, si ricordi di noi.
DORIANA TOZZI