1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo i The Dark Shines, veniamo da Bergamo e dintorni. La nostra musica può essere definita tra il rock melodico (inglese) e l’indie.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Il panorama musicale italiano è un tizio con dei paraocchi che fa di tutto per non vedere noi e altre band che propongono un genere diverso da quello che vuole far emergere.
Detto questo, be’… noi pensiamo che sì, il panorama musicale italiano ha bisogno (anche) di noi. La nostra musica potrebbe essere tranquillamente quella di una band internazionale famosa. Insomma noi abbiamo la presunzione di pensare che la nostra musica possa portare un po’ di internazionalità all’Italia. I nostri pezzi sono in inglese come la maggior parte della musica che trasmettono le radio, ma noi siamo made in Italy, sarebbe bello avere una riconoscenza a partire dalle nostre radici invece che dall’estero, come purtroppo capita a molte band italiane che fanno rock inglese.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Per arrivare al nostro sound siam partiti ovviamente da ciò che ascoltavamo. In questo ultimo album c’è un pezzo che io (Ros) ho composto quando avevo quattordici anni. Da quando ne avevo dodici mi sono innamorata dei Beatles e tutte le mie composizioni hanno questo riferimento alle spalle, anche se oggi ascolto davvero di tutto e uno dei miei idoli è Marilyn Manson.
Le coordinate nel nostro navigatore fanno poi tappa a molte altre realtà musicali di vario genere, dal rock, al pop, al grunge… Pensiamo che sia importante esser predisposti ad ascoltare qualunque cosa per poter evolvere come band.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
A noi piace tanto Post-it (dall’ultimo album No Time for Regrets): è la colonna sonora della vita.
Streaming: https://thedarkshines.bandcamp.com/track/post-it.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Unplugged In New York dei Nirvana.
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Il live più bello è stata la presentazione di questo disco, in un auditorium a Lovere (BG), un evento creato interamente da noi con tanta fatica, ma che ci ha dato tanta soddisfazione, quando abbiam visto che tutto è andato per il meglio.
Il peggiore… be’ qui ne sfoderiamo uno a caso dal cilindro, ce ne sono stati tanti! Diciamo che uno dei peggiori può esser stato un’esibizione che risale al Luglio 2008, fissata diversi mesi prima; avrebbe dovuto essere memorabile per la location prestigiosa e perché comunque ci sarebbe stato un pubblico intorno alle duecento persone, invece quella sera il fato ha voluto che l’Italia stesse giocando la finale degli Europei… e quindi, a parte un pugno di amici fedelissimi, abbiamo suonato davanti ad un gruppetto di sedie vuote.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Sottovalutato la Latteria Molloy di Brescia, per la nostra zona, è un posto con una scena e un’acustica spettacolare (prima o poi speriamo di suonarci).
Sopravvalutata è la maggior parte dei locali che portano buone band ma pensano più al lato commerciale che alla buona acustica!
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Chiunque non faccia cover
Chiunque non faccia cover
Chiunque non faccia cover.
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Siamo ovunque sul web, se uno perde i riferimenti basta mettere il nome della band su google.
I principali riferimenti comunque sono:
Sito: www.thedarkshines.com
Facebook: www.facebook.com/thedarkshinesband
Bandcamp: thedarkshines.bandcamp.com
Youtube: www.youtube.com/user/TheDarkShinesBand
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Perché cantate in inglese quando sapete che in Italia per avere successo dovete cantare in italiano?
R: Perché siamo cocciuti, crediamo che la nostra musica sia bella… E poi qualcuno le cose le deve pur cambiare!
DORIANA TOZZI