1.Chi siete, da dove venite e che musica proponete.
Siamo i Vespro e veniamo da Noci in provincia di Bari. La nostra musica ha un’indole di base feroce, specialmente dal vivo. È un post rock cupo e sognante con divagazioni hardcore. Clavinet e basso synth, batteria, chitarra e voce che va dallo spoken words all’urlato.
2.Il panorama musicale italiano aveva bisogno di voi?
Se il panorama abbia bisogno di noi non ci interessa. Siamo noi che abbiamo il bisogno di far ascoltare quello che abbiamo da dire e, soprattutto, di sudare sui palchi.
3.Se voi foste una meta da raggiungere con il “navigatore musicale”, quali coordinate di artisti del passato o del presente dovremmo impostare, come strada da percorrere per arrivare al vostro sound?
Dovremmo prima di tutto partire dal clavinet, strumento principale della band, suonato da Claudio. Cardine del funk anni ’70, nel nostro progetto è totalmente decontestualizzato e tesse arpeggi sognanti alla Alcest, ma poi, quando è distorto picchia duro, supportato dalla chitarra elettrica.
Lo spoken word rimanda sicuramente a band come i Massimo Volume, ma il nostro approccio al palco e alla voglia di fare rumore è più vicino a quello de Il Teatro Degli Orrori. Pian piano anche noi aggiungiamo tappe al nostro viaggio: Fine Before You Came e Gazebo Penguins sono luoghi visitati di recente, come il resto della scena post-hardcore italiana.
4.Il brano del vostro repertorio che preferite e perché questa scelta.
È davvero difficile scegliere perché essendo tutti di recente produzione siamo molto affezionati a tutti i brani. Proponiamo comunque A Lieto Fine, brano che, preceduto dall’intro Vespro, apre tutti i nostri concerti (nonché il nostro ep L’Ora Blu) ed è la perfetta sintesi di quel che sono i Vespro: rumore, urla, intimità e anche una dose di romanticismo decadente simboleggiata dall’“insegna devastata del nostro cinema”.
Il testo è ispirato ai primi scontri avvenuti ad Odessa tra ucraini e filorussi, e specialmente da delle foto in cui ragazze in abiti di tutti i giorni riempivano bottiglie di benzina per farne delle molotov, con la naturalezza con cui si riempirebbe un palloncino per fare un gavettone.
5.Il disco che vi ha cambiato la vita.
Ambrogio: Brave New World – Iron Maiden
Claudio: In Absentia – Porcupine Tree
Giuseppe: Ho Ucciso Paranoia – Marlene Kuntz
Dai tre titoli si intuisce che è difficile metterci d’accordo?
6.Il vostro live più bello e quello invece peggio organizzato.
Sicuramente uno dei più belli è stato quello al Glan di Alberobello per la rassegna Il Mangianastri. Bellissimo palco, bellissima atmosfera e poi abbiamo suonato proprio bene!
Non abbiamo avuto grandissimi contrattempi dovuti all’organizzazione dei concerti, ma una volta ci siamo sentiti un po’ fuori luogo ad iniziare il nostro live dopo che un dj faceva un fadeout su un brano che era una via di mezzo tra un ballo di gruppo e una specie di reggae di quarto ordine. Ma la situazione più ridicola (con sprazzi di tragedia) ci è capitata quando, in accoppiata con The Moregunfield, band con cui abbiamo condiviso quasi tutte le nostre date, siamo andati a suonare all’Hastarci di Trani: dopo aver fatto praticamente 100 Km avevamo dimenticato l’asta del charleston. Tra risate, bestemmie e giri di telefonate, ci ha salvati Cluster C (al secolo Maria Di Tullio) portandoci “l’asta della salvezza”.
7.Il locale di musica dal vivo secondo voi ancora troppo sottovalutato e, al contrario, quello eccessivamente valutato tra quelli dove avete suonato o ascoltato concerti di altri.
Il già citato Glan di Alberobello è un posto perfetto per i concerti. Ottimo palco, fonici competenti e gente davvero interessata alla musica.
Il più sopravvalutato non lo diciamo, perché, in quanto sopravvalutato, ci vogliamo suonare!
8.Le tre migliori band emergenti della vostra regione.
Anche in questo caso litigi, votazioni interne, maggioranze, astensioni e ostruzionismo.
Tre nomi secchi:
The Moregunfield (https://themoregunfield.bandcamp.com/releases)
Cluster C (https://www.youtube.com/watch?v=na6AvHkvB1I)
Plof (https://lepers.bandcamp.com/album/mardi-gras-2).
9.Come seguirvi, contattarvi, scambiare pareri con voi.
Tramite il nostro sito, dove tra l’altro potrete scaricare gratuitamente il nostro primo ep L’Ora Blu: www.vespro.org. E poi la nostra pagina facebook è il mezzo con cui comunichiamo tutto: dai live alle novità relative alla band: https://www.facebook.com/pages/VESPRO/1444189335854814 (abbiamo appena stampato le magliette e sono belle).
10.La decima domanda, che mancava: “Fatevi una domanda e datevi una risposta”.
D: Volete veramente farvi una domanda da soli?
R: No.
DORIANA TOZZI