Meglio di no è una canzone, una pillola sonora, un succinto racconto in versi. In un minuto e mezzo soltanto (il minuto e mezzo forse più delicato del suo intero repertorio), Johnny Dal Basso scrive una storia di abbandono, indifferenza e rimpianti e l’abbina, occupandosi in prima persona della regia e del montaggio, a un videoclip che si può definire contemporaneamente d’epoca e ipercontemporaneo: ipercontemporaneo perché utilizza un effetto di Instagram per le riprese; d’epoca perché tale effetto simula una vecchia telecamera 8mm.
Un connubio che, così come la musica e il testo della canzone, conquista proprio per questo suo semplice eppur spiazzante contrasto, tra antico e moderno, tra serio e faceto, tra dramma e commedia, tra dolcezza e amarezza. Un po’ come la vita.
Così l’artista descrive il nuovo singolo:
“Unica ballad del disco, registrata durante la pandemia in casa con una vecchia chitarra acustica del ‘67, il pezzo parla dell’orgoglio e della sicurezza ostentata che spesso ci fa perdere ciò che amiamo, credendo di averlo fatto nostro. L’effetto sonoro del vento sul finale vuole richiamare quelle atmosfere felliniane di melanconia e tempo andato”.
Brano che va a chiudere Lo stato canaglia, il quarto lavoro su lunga distanza del cantautore campano (pubblicato a settembre con la Micidiale Records), Meglio di no è in anteprima esclusiva su I Think Magazine.
Guarda qui il videoclip:
Qui la pagina di Johnny Dal Basso: https://www.facebook.com/johnnydalbasso1
ELIDE FERRARI